Restaurato dal popolo ogninese con amore e sacrificio dopo i notevoli danni prodotti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Molto agile, si presenta nel rispetto delle forme originali, che prevedevano tre piccole navate.Trattasi di un tempio a tre navate non molto grande ma accogliente e raccolto, con pitture di un certo valore tra cui le tele di Scuola napoletana (secolo XVII).
Acquasantiera
Iniziando dalla navata destra, ammiriamo una bella acquasantiera: splendido manufatto, probabilmente proveniente dall’antica chiesa. Di marmo rossastro, presenta un elaborata colonna, che sostiene una grande coppa. Il tutto poggia su un articolata base quadrangolare.
Fonte battesimale
Il Fonte battesimale: inserito in una armoniosa struttura marmorea – presumibilmente risalente all’epoca barocca – chiusa da una cancellata in ferro battuto, realizzata in epoca recente (fabbro Sebastiano Musmeci, 1947) e con al centro una pietra esagonale, consta di due parti: la base in marmo di Carrara, opera dello scultore Salvatore Iuvara (1947), che rappresenta due grandi angeli sostenenti il fonte vero e proprio; e il coperchio, raffinato esempio di stile barocchetto (databile al ‘700): pregevole opera in legno di ciliegio, presenta una movimentata base di forma rotondeggiante, interrotta da tre lesene concluse da piccole volute. Nella lesena centrale sta accovacciato un grazioso angioletto. Le altre lesene presentano originalissimi elementi decorativi: si tratta di due sirene, discreto richiamo alla cultura marinara del luogo. Il Fonte è arricchito all’interno di velluto rosso e cristalli di rocca. Sul fastigio del coperchio sta un magnifico Agnello pasquale. Nell'ordine inferiore del fastigio, alcune statuette di santi.
Bassorilievo con battesimo di Gesù
Dietro il fonte, un animato bassorilievo, di autore ignoto, epoca moderna, raffigurante il Battesimo di Gesù. Da notare, nella parete accanto, una porticina che segnala la custodia degli Olii santi: modesta, ma piacevole opera degli inizi del ‘900.
Procedendo oltre troviamo un Confessionile in legno, opera di un esperto artigiano locale, Rosario Torrisi, in occasione del recente Anno giubilare della Misericordia (2016) econ la partecipazione economica dei fedeli.
S. Euplio
Sul primo altare laterale della navata di destra campeggia una bella tela del pittore Tullio Allegra, del 1906, raffigurante S. Euplio, compatrono della città di Catania.
Natività con pastori
Dopo il portale laterale, ecco una sontuosa cornice barocca che racchiude la bellissima tela della Natività con la Sacra Famiglia ed i pastori in adorazione, Scuola napoletana (sec XVII).
Pesca miracolosa
All’estremità del transetto destro, dentro una lunetta in alto sta un altra pregevole opera del Cirinnà: “La pesca miracolosa”, datata 1937. Pare che l’autore si sia ispirato, per ritrarre gli Apostoli, ai marinai del tempo, i cui discendenti riconoscono ancora oggi le fattezze.
Altare dell’adorazione
Sotto l’arco absidale della navata destra, presso l’altare dell’adorazione del Sacramento, troviamo un affresco di Giuseppe Barone che ha bisogno di restauro.
Abside con altare e simulacro della Madonna
L’abside centrale luminosa accoglie, in una nicchia coperta da una vetrata, la stupenda immagine della venerata Madonna di Ognina. L’altare maggiore è tutto in bianco marmo di Carrara (XIX secolo), al centro vi è un bellissimo tabernacolo per la custodia e l’adorazione del Santissimo Sacramento. Ai due lati, negli anni novanta, sono state realizzate e collocate due tele in stile contemporaneo raffigurante a sinistra la “Processione a mare della Madonna” e a destra il “Miracolo di Gesù nelle nozze di Cana”.
Crocifissione
Sotto l’arco absidale della navata sinistra vi è un altro dipinto del Cirinnà: “La Crocifissione”. L’opera, rovinata dall’umidità e dalla salsedine, nel 1991 è stata coperta da una tela del pittore Antonio Giuffrida, raffigurante anch’essa “La Crocifissione”.
Martirio di S. Euplio
Sulla lunetta del transetto sinistro un altro affresco del Cirinnà: “Il Martirio di S. Euplio”.
Madonna del Carmine
Proseguendo il giro della chiesa ritornando verso l’ingresso troviamo sul terzo altare della navata di destra un dipinto raffigurante “La Madonna del Carmelo” copia a opera Paolina Bruno del 1907.
La deposizione
Sopra la porta che immette dalla chiesa alla torre vi era fino al 2009 un preziosoolio su tela di Bottega siciliana del sec. XVII, da alcuni attribuito al Vignerio, raffigurante“Gesù deposto con la Madonna e San Giovanni Evangelista”. L’opera purtroppo è stata rubata da ignoti (durante la Settimana Santa del 2009) e, malgrado la pronta la denuncia ai carabinieri e la ricerca da questi avviata, non è stata ancora ritrovata. Attualmente – nella speranza che venga restituita – al suo posto vi è collocato un piccolo dipinto su tavola, di scuola popolare ottocentesca, raffigurante “Maria Bambina e la Santissima Trinità”.
Altare di Lourdes
Il secondo altare della navata di destra, vi troviamo la riproduzione della Grotta di Lourdes, con l’apparizione della Madonna a Santa Bernadette, opera fatta realizzare da Mons. Mariano Foti negli anni ’50.
Coniugi Inguscio
Accanto all’altare di Lourdes troviamo la tomba dei coniugi “Marcello Inguscio e AnnaMariaRitter”, collocata il 3 luglio 2006 dopo l’avvio del processo diocesano di canonizzazione.Questa famiglia si è distinta a Catania e ad Ognina per il particolare stile evangelico con cui ha promosso il servizio verso gli ultimi e gli ammalati, avviando una Casa Famiglia per diversamente abili e animando il volontariato associato in parrocchia (Misericordia, Fratres…).
Santi Gioacchino e Anna
Sopra il primo altare della navata di destra troviamo un recente dipinto su tela del Giuffrida (anni novanta) raffigurante “Maria fanciulla con i santi genitori Gioacchino e Anna”.
Bolla erezione del santuario
Sulla parte d’ingresso della stessa navata di destra troviamo una copia della Bolla di Erezione della Chiesa a Santuario mariano. La pergamena è racchiusa in una originale corona del Rosario, composta di galleggianti per reti da pesca.
Volta navata centrale
Ritornando all’ingresso del santuario vediamo la navata centrale nella cui volta maggiore campeggiano altri affreschi del Barone: “L’Apoteosi della Fede”, “L’incoronazione di Maria”, “La Visitazione” e “La Natività”.